“Il rompiballe”, questo il titolo che Beppe Alfano, insegnante, ma soprattutto giornalista, si era guadagnato con le proprie inchieste sugli intrecci tra massoneria, mafia e imprenditoria.
«Un giornalista e un politico tutto d’un pezzo, che ha idee precise sull’ordine, sulla legge e sullo stato, e su quelle non scende a compromessi», diceva di lui Carlo Lucarelli, ed è questo che lo ha condotto irreparabilmente verso il suo destino.
Oggi, come tutti i giorni, vogliamo ricordare chi in questa lotta ha dato la vita, da Beppe Alfano a Paolo Borsellino, da Giovanni Falcone e la sua scorta (di cui oggi ricorre il tragico anniversario della loro morte) al piccolo Giuseppe di Matteo e tutti gli altri che hanno fatto di questa battaglia il punto focale della loro vita.